Isola Palmaria: abusi edilizi con abbattimento alberi
Cosa significa controllo del territorio, soprattutto quando si ha a che fare con risorse limitate e bellezze naturali da proteggere, questo è un esempio mirabile (purtroppo quando i danni sono già stati fatti) compiuto dal Corpo Forestale dello Stato (fino a che esisterà) della Spezia. Un “signore” (i responsabili sono però Romano Paglini proprietario e Renzo Paglini usufruttuario), in piena isola Palmaria a Colle Bruciato sopra Villa S. Giovanni, in area in teoria ultra-protetta, secondo l’accertamento compiuto con sequestro di un immobile con terreno, avrebbe compiuto una discreta serie di abusi edilizi e danni ambientali, anche falciando via varie alberature. Diciamo che a cominciare da alcune autorizzazioni gli sarebbe “partita la mano”, sapete com’è.
I lavori sono stati sospesi, ovviamente, come risulta dall’ordinanza n.2768 del 19.05.16, emessa dal Comune di Portovenere.
Dal sopralluogo successivo congiunto del 11.04.16, insieme all’ufficio tecnico del Comune, risulta però che il proprietario fosse sfornito di chiavi (càpita è normale, il proprietario non tiene doppioni MAI, soprattutto quando l’usufruttuario è un estraneo), per cui non è stato possibile accedere all’interno dell’abitazione per compiere ulteriori rilievi.
Quindi, la morale è sempre quella: vigilare, segnalare e non fermarsi alle prime difficoltà. La bellezza dei luoghi è un patrimonio comune, non possiamo farceli distruggere da chi non meriterebbe alcun titolo edilizio nemmeno per sbaglio.
Insomma, un’altra triste storia per i nostri luoghi, certo il “signore” sarebbe stato meglio fermarlo prima, sui banchi di scuola, insegnando il rispetto per il nostro ambiente e il senso civico.