La vergognosa inerzia continua: Le Terrazze di Portovenere (SP)

/ Giugno 18, 2019/ abusi, ambiente, amministrazione, giustizia, Le Terrazze - Portovenere (SP), trasparenza

Continua la vergognosa inerzia delle autorità competenti, a partire dal Comune di Portovenere (SP), in relazione all’enorme abuso de “Le Terrazze”, già condannato penalmente in via definitiva lo scorso gennaio. Nessun sequestro, nessuna sospensione o ritiro delle concessioni. Lo stabilimento continua tranquillamente la propria attività sull’area abusata dal 2000.

Questa la PEC trasmessa poco fa a varie amministrazioni, tra cui il sindaco di Portovenere, la Regione Liguria e la Capitaneria di Porto di La Spezia.

Egr. Sig. Sindaco,
Spett.li Uffici,

ad oggi, nessuno degli uffici competenti, in primis Comune di Portovenere e Regione Liguria, ha proceduto ad avviare procedimenti amministrativi, per quanto risulta all’albo pretorio, in particolare nei rapporti mensili relativi agli illeciti edilizi dei mesi di aprile (pubblicato con un mese di ritardo) e maggio.

Lo stabilimento balneare Le Terrazze, in via II Traversa Olivo a Portovenere, come già ribadito anche nella precedente PEC dell’11.05 u.s., ha aperto lo stabilimento balneare ed ha posizionato la propria attrezzatura da tempo, anche nell’area interessata dalla condanna penale, passata in giudicato dallo scorso gennaio (foto 1 del 13.06.19). Il Comune, informato dal novembre 2017, ad oggi, gravemente, non ha avviato il procedimento amministrativo dovuto per legge.

Foto 1

Invito la Capitaneria di Porto e le autorità competenti, ad evitare che questa fase di inerzia si prolunghi ulteriormente, verificando se sono applicabili estremi di legge, anche penali. Ricordo che, la condanna in base all’art.54 del Codice della Navigazione dello scorso mese di gennaio, prevede la messa in pristino non discrezionale e che l’abuso consiste in occupazione e violazione dei limiti del demanio marittimo, i quali hanno determinato l’interramento di circa 200 mq. di specchio acqueo marittimo. Il sottoscritto ritiene veramente vergognoso oltre che illegittimo, che si lasci tale stabilimento, impunemente, produrre ulteriori introiti sfruttando un’area edificata in abuso sul demanio marittimo sin dall’anno 2000, come attestato da fotografia aerea dell’Istituto Geografico Militare già prodotta. Si vuole, inoltre, far notare: – la presenza ancora attuale di un enorme cardine di metallo fissato sulla roccia, che è stato utilizzato per il posizionamento del pontile galleggiante, ora non presente, ma installato più volte e rimosso a seguito delle segnalazioni del sottoscritto (fotografia 2 del 13.06.19); – la presenza delle piattaforme e delle scalette, autorizzate con concessioni demaniali rilasciate precedentemente alla verifica dell’abuso e della condanna, proprio in area interessata dal medesimo abuso, che dovrebbero verosimilmente essere sospese, se non ritirate; – la presenza di ombrelloni con piede in cemento e carrello per il trasporto, vicino alla rampa che porta alla spiaggia libera, “attrezzata” nel P.U.D. attuale, ma mai data in concessione ad alcuno. Si verifichi se lo stabilimento sta noleggiando e trasportando attrezzatura su codesta spiaggia libera. Lo scrivente si riserva di segnalare eventuali presunte violazioni in tal senso.

Con l’augurio che ogni ufficio provveda rapidamente (ben prima del termine della stagione balneare) per quanto di propria competenza. Il sottoscritto Vi informa che sta approntando un esposto/denuncia presso le Procure di La Spezia e Genova, anche alla Procura Generale presso la Corte d’Appello competente, oltre a segnalare la questione alla Corte dei Conti. Ad ogni modo, la presente ha valore di denuncia/esposto presso tutte le autorità competenti e verrà resa pubblica su ogni mezzo di stampa.

Distinti saluti

Daniele Brunetti

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