Portovenere (SP): VIA libera al pontile carburanti ENI, ma si dimentica la Posidonia Oceanica
Il Ministero della Cultura dà il via libera senza la Valutazione di Impatto Ambientale. La relazione ambientale non riporta l’area di Posidonia Oceanica.
Siamo in un paese particolare, non bisogna dare mai nulla per scontato, questa una delle ultime vicende. In passato ho più volte scritto in merito al pontile galleggiante “fantasma” dello stabilimento “Le Terrazze”, una storia curiosa e anche divertente. Ora scrivo di un altro pontile, il pontile carburanti della stazione di rifornimento ENI, a pochi passi dal paese di Portovenere (SP).
E’ un pontile che esiste da molti anni, ma ora oggetto di un progetto di ampliamento, che lo vede allungarsi dalla terraferma da circa 12 a 20 metri, con un cambio di inclinazione verso sud, per mantenerlo più parallelo ad altri pontili di ormeggio sistemati poco più a nord.
Curioso, a prima vista, è il rendering del progetto, dove il pontile appare sottile come una lama. Sembra galleggiare per miracolo, si direbbe un’opera del grande artista Christo. Ricordate il temporaneo ponte galleggiante sul lago d’Iseo? Poi vedremo come sarà realmente, immaginiamo almeno qualche parabordo.
Ma il punto vero è un altro, ENI nel proprio “STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE PROPEDEUTICO ALLA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ A VIA RELATIVO AL PROGETTO DI INSTALLAZIONE DI NUOVO PONTILE D’ATTRACCO PER NATANTI” ha omesso un elemento importante, a pochi metri dalla testa del pontile allungato è presente un’area di Posidonia Oceanica, pianta marina estremamente importante per la salute del mare e la tutela delle coste, altamente tutelata. Ecco perché l’istruttoria presso il Ministero della Transizione Ecologica (ex Ministero dell’Ambiente) pare concludersi molto rapidamente, senza l’assoggettamento alla Valutazione di Impatto Ambientale e senza alcuna prescrizione di tutela e monitoraggio (almeno) della Posidonia Oceanica in zona.
Eppure nella relazione ambientale del 10.07.19, dello Studio Tecnico Mori & Associati, relativa ai pontili per i residenti, si era tenuto conto dell’area di Posidonia Oc. prossima al pontile N12, guardate sotto.
Il pontile N12 per residenti, stagionale tra l’altro, è quello a sud dell’area marrone, ovvero della Posidonia morta (non molto meno importante di quella viva in verde). La valutazione finale per tale pontile fu decisamente più attenta, la commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale presso il Ministero dell’Ambiente impose severe prescrizioni, anche per la fase di collocamento del pontile. Per il pontile carburanti ENI (quello poco più a nord), tra l’altro molto più vicino alla Posidonia viva, invece, nulla di nulla e pochissime carte nel procedimento (per ora). Il Ministero della Cultura, il 24.03.21, scrive come non necessario l’assoggettamento alla VIA. Mi chiedo poi se vi sia stata la stessa valutazione per il lungo pontile ad uso diportistico subito a nord. Teniamo conto, inoltre, del fatto che un pontile carburanti più lungo sarà in grado di accogliere grandi yacht con un maggiore pescaggio. In estate, poi, si formerà la coda delle altre imbarcazioni a motore acceso. Di tutto questo, nulla nelle carte presso il Ministero della Transizione Ecologica, ecologica. Per ora.