Social media: la dittatura dell’algoritmo idiota e owner-oriented

/ Gennaio 7, 2023/ disinformazione

L’informazione non mainstream e di nicchia soffocata dai social proprietari. E’ ora di cercare altri spazi.

Quando le bufale e l’apologia della violenza, come del nazi-fascismo, fluttuano libere ed amplificate sui social media, mentre l’informazione scomoda viene soffocata, se non censurata, vuol dire che le cose non funzionano.

Il problema riguarda, soprattutto, i social al servizio di qualche uomo solo al comando, di qualche magnate che ‘magna’ bene. Principalmente mi riferisco a Facebook e a Twitter ed all’invenzione dell’algoritmo idiota, ma “owner-oriented”.

Scrivi la verità, la nuda e cruda verità che infastidisce anche solo un gruppetto gestito dal ras del quartierino, ma bene organizzati nel lanciare segnalazioni false? Perisci. Il social comincia a degradare il tuo account, un pezzo alla volta. Ti toglie poco alla volta visibilità, cominci a scrivere a vuoto. Se anche ti pare tutto normale vedi calare le interazioni.

Allo stesso tempo il tuo panorama o si restringe, o ti tocca subire post di gente allucinata: dal novax, al putinista, al pacifinto, al noPOS, al creatore o diffusore di bufale. Tutte fenomenologie che non di rado, e non a caso, si ritrovano assieme in singoli individui: il trumpiano come il salviniano, il “fiorista” di estrema destra, come il “vaurista” dell’estrema sinistra nostalgica, rimasta ferma alla guerra fredda degli anni ’50-’60.

Quando avviene tutto questo e c’è qualcuno che manovra algoritmi idioti che, però, ci vedono benissimo, significa che è il momento di ribellarsi ad un tipo di dittatura melliflua. Non certo una dittatura sanitaria alla novax, ma una dittatura dell’informazione spazzatura, o della semplice spazzatura verbale e scritta. Spazzatura per intenderci, alla Orsini e compagnia varia. Non per nulla personaggi creati dalla TV di scarto, in cerca di audience. TV da trivio, da bar sport, che si riversa con estrema facilità sui social.

Ebbene, se per la TV posso cambiare canale, o ancora meglio buttarmi sullo streaming, tra i social ho poca scelta. Le alternative ci sono, ma ancora però, piuttosto acerbe. In attesa che maturino ho preferito depurare il mio cervello staccando il cordone ombelicale (oddio, cerebrale) da un tizio e da un caio.

Bye bye con grande sollievo.

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