Opposizione in Consiglio Comunale a Portovenere? L’avete vista?

/ Aprile 13, 2013/ ambiente, amministrazione, consorterie, Le Terrazze - Portovenere (SP), spiagge

Opposizione in Consiglio Comunale

A noi è sembrato che l’opposizione (PDL) sia spesso stata fortemente in accordo con la giunta Nardini-Pistone, ma che poi per non perdere completamente la faccia abbia, a volte (o spesso), non votato a favore e nemmeno contro, ma si sia astenuta con motivazioni risibili.

Riportiamo alcuni stralci dal verbale della seduta del 20/12/12 in merito al progetto di riqualificazione dell’Olivo, dove si fa tutto un gioco di spostamenti di pontili per poi mettere un bel pontile nuovo (per il traffico marittimo pubblico, inutile e dannoso) in mezzo alla principale e maggiore area balneabile della zona, che si vuol far diventare monca e di misura inferiore rispetto a quella dal lato “Le Terrazze”. Naturalmente, dicendo a voce di non voler fare il nuovo pontile (ma scrivendo in delibera diversamente), tanto è vero che poi la cosa è resuscitata nel programma elettorale dello stesso Nardini-Pistone (il doppio cognome è per le origini aristocratiche).

Ebbene, pare che il consigliere dell’opposizione PDL Matteo Cozzani conosca molto bene dove Nardini-Pistone voglia arrivare, addirittura gli sfugga qualcosa di detto in più che la giunta non osava dire a voce, ma non fa una piega, tutto bene anche per Cozzani, anzi.

In questo passaggio, Matteo Cozzani, si riferisce allo spostamento dei pontili dell’Unione Sportiva verso la zona della spiaggetta lasciata sparire negli ultimi anni limitrofa allo “Sporting Beach” (Royal): “Tra l’altro, traslando i pontili dell’Unione Sportiva, che penso, per via informale, si sia già detta disponibile appunto a questa soluzione, riusciamo ad avere più spazio per quello che riguarda la balneazione, tra virgolette, pubblica nel tratto di spiaggia che ora è occupato dal pontile, quella spiaggia deve essere sicuramente valorizzata, perché è un tratto di spiaggia molto importante, è l’unico tratto di spiaggia libera in fondo al seno dell’Olivo, che poi, come sappiamo, termina con lo stabilimento Le Terrazze.“.

Dice proprio: “… balneazione, tra virgolette, pubblica…“. Uno direbbe perché tra virgolette? Perché è pubblica tra virgolette e il Cozzani la sa lunga del gioco tra spiaggia libera e libera attrezzata, dove attrezzata spesso vuol dire stabilimento. In più al posto dei pontili c’è una bella zona cementata. Che faranno? La demoliranno per fare arenile? Si, col botto.

Ecco cosa dice lo stesso Matteo Cozzani in merito all’inutile e dannoso nuovo pontile (inutile per i cittadini, utile per chi si aspetta altro): “Per quanto riguarda il pontile, noi non c’eravamo mai espressi, perché aspettavamo di vedere quali sarebbero state le reazioni da parte dei portatori di interesse, come abbiamo detto prima, ed abbiamo notato che comunque la posizione scelta era infelice e penso che l’amministrazione abbia fatto bene, per il momento, ad accantonare; in futuro magari si potrà prevedere di avere una posizione più baricentrica rispetto alla zona. Tra l’altro, non credo che sia un grosso problema avere o meno un pontile in quella zona.“.

Non si erano espressi fino ad allora, bravi furbissimi! La posizione era infelice, certamente. Meglio un pontile “baricentrico” ad una zona balneare piuttosto che laterale, GENIALE!!! Ma le menti raffinate, per il momento, accantonano ed il momento è già finito, lo spazio per arrivare alle elezioni. Ed ecco che al Cozzani sfugge la seconda parola che non doveva pronunciarsi “baricentrico”. Immaginiamo i morsi alla lingua del Nardini-Pistone. Ma fa ancora di meglio il Cozzani: “Tra l’altro, non credo che sia un grosso problema avere o meno un pontile in quella zona.” Perfetta conoscenza del territorio, e “tra l’altro” il Cozzani è di Portovenere, non di Fezzano (dall’altra parte del globo). Non sarà un problema per il Cozzani ricevere una marea (è il caso di dirlo) di accidenti da parte di tutte le persone che abitualmente fanno il bagno in quella zona, tra cui bambini, famiglie, anziani e disabili, proprio perché è fra le migliori e scarsissime zone facilmente agibili a tutti loro. Ma adesso ci pensa Nardini-Pistone a far apparire la zona ideale sostitutiva, al posto dei pontili dell’Unione Sportiva, con buona pace della principale area di balneazione.

Ma non è finita, Matteo Cozzani può fare molto di più e meglio. Dice in merito alle nuove concessioni o trasformazioni di concessioni che verranno date allo stabilimento “Le Terrazze”: “ … anche Le Terrazze potrebbero trarne beneficio, anche perché avrebbero la possibilità magari di ampliare il loro numero di tavolini, piuttosto per la possibilità di mettere sdraio, eccetera. Per quanto mi riguarda, a me non crea nessun tipo di problema, anzi, se Le Terrazze avessero la possibilità di mettere qualche tavolino in più, forse riuscirà ad assumere qualche persona in più, e questo gioverebbe a tutto il paese. Se poi ci sono delle cose alle quale Le Terrazze non adempiono, è bene che l’amministrazione controlli e prenda le contromisure adeguate, però a mio modo di vedere, il fatto che Le Terrazze abbiano qualche tavolino in più non mi scandalizza, anzi.“.

Ma quante cose che sfuggono al Cozzani, Nardini-Pistone non aveva detto che non si doveva parlare di tavolini e inadempienze del titolare de “Le Terrazze” sugli oneri di urbanizzazione? Tavolini? Si perché così potranno mettere nuove cose in spiaggia, magari un chiosco ristorante-bar con tavolini, per rabbonirli e fare mettere a “Le Terrazze” qualche soldo in più per gli oneri di urbanizzazione, mai eseguiti (prolungamento passeggiata, campetto di calcio e posteggio interrato), o comunque darsi una mossa, dato che i soldi bloccati con fidejussione da 10 anni hanno perso valore. Poi, immaginiamo quanto gioverà al paese l’assunzione stagionale di un giovane sottopagato, magari residente a Spezia. Inoltre Matteo non si scandalizza, e perché dovrebbe? Per un tavolino, quando nel suo partito c’è una persona di nome Berlusconi, non avrebbe proprio senso scandalizzarsi, per un tavolino, e nemmeno per due, tre, quattro tavolini e molto altro.

Ma arrivano altre chicche, Matteo Cozzani continua: “… se avessimo accorciato i tempi per portare avanti questo progetto, forse potevamo già pensare di pianificare realmente un progetto esecutivo, non dico di cantierarlo, ma perlomeno di poter impostare una serie di contributi, cercando una serie di contributi oppure di impegnare una serie di somme che avevamo a disposizione nel bilancio e che oggi, probabilmente, non riusciremo più a trovare, tant’è che non abbiamo neanche presentato il piano triennale delle opere, perché il nostro bilancio, ahimè, piange sangue, in poche parole.
Detto questo, il nostro voto sarà un voto di astensione, proprio per questo motivo, perché nel merito è un progetto che abbiamo condiviso, sia in Conferenza dei capigruppo, che nelle varie occasioni in cui ci siamo confrontati, purtroppo però il fatto che ci siamo dilungati così tanto e che non siamo riusciti a portare a compimento in questa amministrazione, in questa legislatura, perché dalle notizie che abbiamo, fra un paio di mesi o forse anche meno, si andrà a votare, questo credo che sia un neo per tutto il Consiglio Comunale.“.

Se avessimo…“, usa il “noi” Matteo, perché non siamo “noi” opposizione e “loro” maggioranza, ma NOI, un’unica famiglia politica PDL e “PD meno elle” (per dirla alla Grillo). Il bilancio piange sangue e negli ultimi 5 anni nemmeno è uscito un progetto esecutivo, ovvero 5 anni in cui si sono bruciati soldi fermi in banca oppure bruciati e basta. Cozzani aggiunge che il progetto è condiviso, va bene, una figata, ma è passato troppo tempo e allora si astiene. Non sarà il timore di essersi compromesso troppo e di voler mantenere la parvenza di opposizione?

Ma ecco il finale col botto di Matteo Cozzani in un intervento successivo: “… ho detto soltanto che l’astensione deriva dal fatto che dopo cinque anni non siamo ancora riusciti a fare un progetto esecutivo di questo benedetto intervento, e non solo, ho ribadito anche la questione che purtroppo ad oggi, senza i soldi benedetti che ci siamo spesi, probabilmente questo progetto qua la fine non la vedrà neanche nella prossima legislatura, spero di sbagliarmi, ultimamente quando faccio le previsioni ci azzecco sempre.“.

E’ quest’acqua qua… e i soldi se li sono spesi, in altre opere (di bene?). Quindi i soldi fermi nella fidejussione non solo sono stati mangiati dall’inflazione, ma anche da altro? Ottimo! Gestione perfetta dei soldi e poi chi ci rimette? Temiamo che non sia difficile scoprirlo.

Ma meno male che c’è qualcuno che in opposizione sembra più ragionevole (e non lo diciamo con ironia), l’intervento del consigliere PDL Emilio Di Pelino merita l’esposizione integrale: “Sindaco, visto che il dottor Grondacci è il garante di questo rapporto qua, mi sarei aspettato di trovarlo qua, non so se è stato invitato, oppure è fuori sede, comunque si parla di rapporto finale, ma per rapporto finale mancano due cose fondamentali per definirlo tale, le conclusioni e la firma in calce: a mio avviso, questa è la relazione finale, ma non il finale del percorso di ascolto. Per quanto riguarda la delibera, nella delibera leggiamo di fare in atto un cambiamento della convenzione con il soggetto attuatore; io non so se questo è legale e si possa fare, però trovo difficile che il soggetto attuatore, una volta finita la sua opera, ha avuto tutti i titoli abilitativi, possa spendere, sborsare dei soldi in più per accondiscendere all’amministrazione comunale, se lo facesse, evidentemente si presuppone che ne trae dei vantaggi, poi se dei lavori si devono fare, non capisco perché si comincia dal fondo e non dal proseguimento della passeggiata, si potrebbe cominciare, anche se in notevole ritardo, e sicuramente quelle fidejussioni già depositate non saranno sufficienti, però non capisco perché non si possa cominciare dal proseguimento della passeggiata a mare fino alla seconda traversa Olivo.“.

Si, infatti, il dott. Grondacci ha poi capito che il rapporto finale del “percorso di ascolto”, pseudo-partecipato dalla collettività, doveva terminare come previsto da Nardini-Pistone e siccome così non è stato, via tutto. In più, Emilio Di Pelino usa una parola tabù: “legale”. Ci scusi Di Pelino, ma è sicuro di stare nel partito giusto? Lo sappiamo… qual’è il partito giusto? Un bel problema, pure la giunta ha avuto un brivido. Ma certo, se il Comune vende altra merce (concessioni) magari il titolare de “Le Terrazze” accetta e qualcosa si riesce a fare, magari quelle cose più utili a lui e poi la passeggiata (più utile a noi cittadini) chissenefrega, la facciamo dopo con altri soldi, i nostri (dei cittadini).

Conclusione: speriamo che Matteo Cozzani, che ci azzecca sempre, ci azzecchi anche questa volta e che i piani di Nardini-Pistone non vadano a segno, almeno non interamente.

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