Anticorruzione e Trasparenza Regione Liguria smentisce dirigente Ecosistema Costiero

/ Giugno 22, 2016/ abusi, ambiente, amministrazione, giustizia, Le Terrazze - Portovenere (SP), spiagge, trasparenza

2016_06_22 nota favorevole resp. anticorruzionePenso sia importante, per chi tiene alla trasparenza delle nostre istituzioni, far sapere come procede la vicenda in merito all’ennesimo caso di mala-amministrazione, dovuto al doppio rigetto di una istanza di accesso ambientale, ed un’altra civica, che vertono su documenti riguardanti l’immersione in mare di materiale, operazione avvenuta presso lo stabilimento “Le Terrazze” di Portovenere, mentre erano (e sono) in corso una sanatoria paesaggistica ed una urbanistica, a seguito di abusi accertati presso la medesima area demaniale marittima. Il doppio rigetto è stato firmato dalla dott.ssa Ilaria Fasce, dirigente del settore Ecosistema Costiero e Acque della Regione Liguria, la quale sfidando l’art.2 del D.Lgs. 195/05, afferma che documenti ed operazioni inerenti l’immersione in mare di massi non conterrebbero “informazione ambientale”. In realtà uno stralcio dell’articolo 2 detta: “Ai fini del presente decreto s’intende per: a) «informazione ambientale»: qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora, elettronica od in qualunque altra forma materiale concernente: (…) le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell’ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi; (…)”.
E al n.1 abbiamo: “1) lo stato degli elementi dell’ambiente, quali l’aria, l’atmosfera, l’acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi;“.

Ma nulla da fare, la dott.ssa Fasce è tosta e non ritiene di farmi accedere. Certo che questa legge sull’accesso ambientale è proprio indigesta a molti amministratori e burocrati. Ragione per cui ho ripetuto l’accesso, ma sulla base delle norme riguardanti l’accesso civico (D.Lgs. 33/13), per le quali le pubbliche amministrazioni devono pubblicare sui loro siti internet tutta una serie di documenti, fra cui le “informazioni ambientali”. E qui, la stessa normativa sull’accesso civico, si appoggia nuovamente alla disciplina dell’accesso ambientale: art.40 del D.Lgs. 33/13. Ringrazio Rosy Battaglia, giornalista e combattente (nomen omen) per la trasparenza e molto altro, per avermelo fatto notare.

Ma, novità di oggi, dopo aver interpellato presso la Regione Liguria il responsabile alla trasparenza e anticorruzione, il titolare del potere sostitutivo, oltre all’assessore regionale dott. Giampedrone, finalmente un primo segnale positivo.

Il responsabile del settore Performance, Trasparenza e Anticorruzione, dott. Luca Nervi mi comunica che: “… si è provveduto ad invitare il Settore Ecosistema Costiero e Acque a rendere disponibili i dati oggetto della richiesta di accesso …“.

Bene, buono, ottimo dott. Nervi! Anche se non canto ancora vittoria, fino a che non vedo cammello, perciò aspetto prima di scriverLe una mia nota.
Vale comunque la pena capire su che basi si è mosso il dott. Nervi, ovvero sulla riforma che entra in vigore domani 23.06.16, della tanto amata e contestata normativa che rivoluziona l’accesso agli atti e molto altro, definita da alcuni FOIA (Freedom of Information Act) e da altri riforma a metà, o comunque con carenze più o meno rilevanti. Ma, eccessi a parte, in un senso o in un altro, in questo caso, devo dire che, FOIA o non FOIA, ha fatto la sua bella figura. Devo, quindi, ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per questo traguardo importante, anche se non finale, dato che sono già al lavoro per ampliarne la portata. In particolare ringrazio, fra i massimi esperti in materia di accesso, l’avvocato Ernesto Belisario che tra l’altro mi tutelerà presso il Consiglio di Stato per altro accesso inerente stesso stabilimento.

Ma la vicenda continua…

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