Olivo di Portovenere (SP): i ripascimenti peggiori che abbia mai visto
Le spiagge di Portovenere hanno subìto, come ogni anno, i ripascimenti stagionali, ma quest’anno le opere paiono fortemente inadeguate in quantità e qualità. Nell’articolo un resoconto sulle spiagge dell’Olivo.
Avrei voluto scrivere inserendo i documenti relativi ai piani di ripascimento di quest’anno, ma francamente la ritengo questione inutile e dispersiva, chiacchiere al vento. Le immagini riprese ieri e riprese una settimana fa durante le operazioni, documentano perfettamente ciò che è stato fatto e non fatto.
L’unica premessa documentale utile da sapere è che, anche quest’anno niente gara, l’appalto, come sempre (ad eccezione del 2015), è ad affidamento diretto data la solita entità sotto la soglia dei 40mila euro (tasse escluse) da moltissimi anni. Già questo fa pensare che la quantità del materiale non può essere certo la stessa, se non diminuire nel corso del tempo. Inoltre, quest’anno, diversamente dai precedenti anni in cui si è operato in-house (a parte una o due eccezioni), si è anche incaricato un “costituendo RTP Ing. Michele Saporito e Arch. Luciano Sella” di redigere il piano di ripascimento 2017 per un totale di euro 6.028,89 lordi, ovvero euro € 4.751,65 netti. Tale progetto è stato approvato con delibera di Giunta Comunale n.96 del 31.05.17 e comporta una spesa di esecuzione complessiva di euro 60.000,00. L’esecuzione è stata affidata alla ditta S.A.N.A. S.r.l. con sede in Sarzana (SP), sulla base dell’art.36 c.2 lettera a) del D.Lgs. 50/16, senza previa consultazione di due o più operatori economici, per l’importo di euro 39.512,60 compresi oneri della sicurezza e costi della manodopera ed oltre il 22% di IVA, per un impegno totale di spesa di euro € 48.205,77. Dei 60mila euro totali di spesa, infine, euro 56.594,60 arrivano dal contributo regionale di quest’anno, per cui al Comune rimane da versare la restante parte di euro 3.405,40, sulla base della determina n.227 del 01.06.17.
Detto ciò, andiamo a vedere come si è svolta l’operazione di ripascimento presso le spiagge dell’Olivo 1 (secondo la denominazione del piano), ovvero tra il pontile Ferrari all’altezza di via I Traversa Olivo e la spiaggia al confine ovest dello stabilimento Sporting Beach, ma osservando anche la abbandonata e, ormai, fu spiaggetta posta tra il lato est dello stesso stabilimento e via II Traversa Olivo.
Nota curiosa, per quest’ultima spiaggetta, all’interno degli oneri di urbanizzazione dello stabilimento Le Terrazze, era prevista (e conteggiata) un’opera di consolidamento abbinata al mai edificato prolungamento della passeggiata che va dall’Hotel Royal a via II Traversa Olivo. Passeggiata che dal 2004 non ha mai trovato soluzione. Altra nota curiosa, questa spiaggetta non fu mai inserita nei piani di ripascimento fotocopia degli anni passati (come nel presente), ad eccezione degli anni 2014 e 2015, ma francamente non mi risulta che sia stato mai posizionato un solo nuovo sassolino su questo disgraziato arenile. Se qualcuno avesse una prova contraria è pregato di farmela pervenire. Ad ogni modo, basta vedere il materiale presente ad oggi su questo tratto di spiaggia, probabilmente in buona parte stondato di fiume, per capire la tipologia e la qualità dei litoidi presenti nel passato (tanto da usarli come campione di riferimento) e quelli usati quest’anno o l’anno scorso per i ripascimenti (spezzato di cava).
Visto il materiale utilizzato, possiamo facilmente dedurne che pure la piccola spiaggia al confine ovest con lo stabilimento Sporting Beach non ha ricevuto nuovo materiale, semplicemente osservando questa immagine fotografica.
Adesso uno sguardo panoramico allo stato attuale (ieri 22.06.17). Nonostante siano passati circa 7 giorni, è ancora visibile la differenza fra i nuovi materiali depositati e i precedenti. Nelle foto successive si nota la differenza nella parte centrale longitudinale dell’arenile, che è il confine fra il materiale nuovo lato mare e la parte non lavorata dell’arenile, lato monte.
La spiaggia divisa in due, mare e monte
Già, infatti la spiaggia non è stata trattata in tutta la profondità ma solo nella metà lato mare, tanto è vero che queste foto di dettaglio riprendono non solo il materiale dello scorso anno, ma anche lo spessore dell’arenile (lato monte). In molti punti affiora la terra sottostante ed è visibile l’originario spessore della spiaggia lungo le parti in cemento alla base del muretto della passeggiata, oltre all’erba e alla disomogeneità della lavorazione.
Spiagge lato monte
Queste le foto dell’effetto, nelle parti a ridosso della battigia che hanno subito il ripascimento. Si aspettano le piogge nella speranza che la polvere venga dilavata.
Il ripascimento lato mare
In conclusione, a mia memoria, mi pare il ripascimento peggiore e più inadeguato che abbia visto dalla fine degli anni ’60 ad oggi, una vera bruttura per queste spiagge che meriterebbero molto di più, sia come quantità che qualità.