Italia in ginocchio per lo sciopero dei balneari

/ Agosto 11, 2024/ Quaquaraquà

Venerdì 9 agosto 2024: rimarrà nella storia come la disfatta della nazione italica al cospetto dell’intero globo terracqueo e spiaggesco.

Lo sciopero indetto da tutte le categorie dei balneatori (oddio non proprio tutte) ha fermato l’Italia intera. I frigoriferi e le cucine a gas hanno smesso di funzionare. Persino gli arrotini hanno incrociato le braccia, tanto che è stato impossibile preparare qualsiasi cosa in cucina.

Ma cosa chiedono i balneatori, che ricordiamo danno da mangiare al 90% delle famiglie italiane e forniscono servizi al 100% degli extracomunitari che hanno scelto lo stivale per soggiornare in lunghe vacanze, raggiungendoci via mare.

Chiedono semplicemente ciò che a loro spetta per diritto divino, in quanto discendenti dalla grande famiglia di Sabbia Nostra. Famiglia unta, bisunta e pure bagnata dal Signore col Panama Bianco che dice “sì” solo a loro. La storia è antica. Scomparsa Atlantide, alcuni superstiti che non sapevano fare altro che rubare i beni pubblici, si impossessarono delle coste italiche e ne fecero la loro dimora, costruendo opere grandiose, menzionate in tutti i testi di storia dell’arte.

L’ennesimo governo italico italiota, ovviamente, non può che assecondare le richieste che provengono da una tale potente e portante categoria, che muove il 99% del PIL italiota. Si sta decidendo, a questo punto, all’interno del disegno dell’autonomia federata federale del Gran Capo Verde Pisello, di creare una grande regione autonoma lungo le coste italiche a forma di stivale, ma solo di contorno, per una larghezza di 500 metri dalla battigia misurata durante la bassa-bassa marea. Per coloro che hanno scogliere naturali e innaturali è previsto un bonus con altri 500 metri in più di territorio verso l’interno. In Liguria tale bonus è esteso a tutti i balneari che versano contributi al partito politico “civico” preferito in Liguria. In Calabria lo stesso.

A questo punto, a Bruxelles non resta che pensare alle spiagge sue. Viva il Globo Terracqueo Italico! Eia eia eccolo quà, quaquaraquà!

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