Spiaggia, muro e cedimento stradale. 160mila euro di danni.

/ Giugno 27, 2020/ ambiente, amministrazione, Le Terrazze - Portovenere (SP), ripascimenti, spiagge, tutela consumatori

L’opera di consolidamento del muraglione a mare, all’Olivo di Portovenere (SP), costerà 160mila euro, all’incirca la cifra prevista nel 2004 per gli oneri di urbanizzazione mai eseguiti de “Le Terrazze”. Danni erariali?

Finalmente ci è dato sapere su quale base si sono intrapresi i lavori in somma urgenza presso la spiaggetta e muraglione all’Olivo. Ce lo spiega la determina n.343 del 25.06.2020, pubblicata il 26.06.2020 all’albo pretorio. Con tale atto si affida l’incarico diretto di collaudatore statico all’ing. Gianfranco Zucconi, in relazione alla verifica della “MESSA IN SICUREZZA DI VIA OLIVO NEL TRATTO PROSPIC[I]ENTE I CIVICI 345 – 389, all’incirca all’altezza Hotel Royal.

Questi i tre passaggi che ritengo salienti:

(…) RILEVATO che in data 17.06.2020, giusta acquisizione della perizia geologica conclusiva del Dott. Geol. Luca Raimondi, si è avuta coscienza delle precarie condizioni statiche del tratto di strada in questione in ragione sia delle scarse caratteristiche meccaniche dei terreni presenti sia della peculiare stratigrafia del sottosuolo, che evidenzia come l’opera di sostegno sia fondata su uno strato di sabbia e/o sabbia ghiaiosa;

RICHIAMATO il verbale di somma urgenza n. 4 del 17.06.2020 con cui sono stati affidati in somma urgenza prestazioni e lavori finalizzati a eliminare condizioni di rischio e pericolo imminente per la pubblica incolumità, ed in particolare gli annessi Ordini di Servizio di pari data:
– N. 1 con cui si affidava all’Ing. Riccardo Marangoni con studio in via Vittorio Veneto 270, 19124 La Spezia (SP) C.F. MRNRCR70D26E463F / P.IVA 01447510114 l’incarico di progettazione esecutiva, supporto alla stesura della perizia giustificativa, direzione lavori e liquidazione contabile in relazione agli interventi necessari all’immediata messa in sicurezza del tratto di strada interessato;
– N. 2 con cui si affidava all’impresa Queirolo Roberto S.R.L. con sede legale in Loc. Piè di Gallona snc, 19015 Levanto (SP) C.F. / P.IVA 01335000111 l’esecuzione delle opere di sottomurazione e di sostegno con micropali;
– N. 3 con cui si affidava all’impresa Uretek Italia S.P.A. con sede legale in via Dosso del Duca 16, 37021 Chiesanuova (VR) C.F. / P.IVA 04198930234 l’esecuzione delle opere di consolidamento del terreno a tergo del muro mediante iniezione di resine espandenti; (…)

(…) CONSIDERATO che, ai sensi del D.M. Ministero della Giustizia 17 giugno 2016, sulla base di un presunto importo lavori di € 160.000,00 riferito ad opere strutturali soggette ad azioni sismiche (S.04), per la prestazione sopra richiamate si è pervenuti ad una stima economica delle prestazioni pari a € 4.469,20, oltre cassa professionale ed I.V.A.; (…)

Da quanto sopra riportato ne deduciamo che non si tratta di una inezia, come qualche assessore aveva detto. Parliamo di un muro a ridosso di terreni fondati su sabbia e sabbia ghiaiosa. Crede ancora, il sindaco, che il problema nasca dalle perdite fognarie? O, viceversa, che la fognatura, oltre che vetusta, sia stata lesionata dalla instabilità del terreno? Magari dovuta anche all’erosione marina alla base del muro, se non sotto l’arenile stesso, di quella spiaggetta volutamente abbandonata da tempo, in attesa dell’esecuzione degli oneri di urbanizzazione per “Le Terrazze”, dal 2004?

Come ho già scritto in articoli precedenti, i lavori previsti dalla convenzione pubblica del 2004, correlata agli oneri di urbanizzazione per il P.U.O. “Le Terrazze, prevedeva il prolungamento della passeggiata a mare e, contestualmente, un’opera di rinforzo costiero, denominata “spiaggia sospesa. Il tutto allora computato per un costo di 180.059,80 euro. Ora, queste opere, di sola messa in sicurezza della strada, hanno un “presunto importo lavori di € 160.000,00“. Un bel danno e danno erariale, per come si potrebbe ben presumere, data l’innegabile inerzia del Comune dal 2004 ad oggi. Sarà interessante aggiornare la Corte dei Conti in merito.

Dal 2004, in violazione alla convenzione (opere a scomputo, art.4, lettera f) non si sono fatti i lavori. Ora i cittadini si trovano a pagare altri soldi, per salvare il salvabile. MA NON SOLO, come già riportato, i progetti più aggiornati, derivati dalla vecchia convenzione del 2004, prevedono, in quell’area, che i costi siano DECUPLICATI, ovvero, altri 1.957.500 euro, di cui 320.500 euro sarebbero da apporto da capitale privato (la vecchia fidejussione convenzionale, rivalutata dagli interessi). OPERA A SCOMPUTO per i titolari de “Le Terrazze”. Ulteriore approfondimento anche in questo articolo: “Riqualificazione della baia dell’Olivo e mistificazione“.

Un ultimo mio dubbio, ma siamo ancora così sicuri che il limite massimo di portata allo stato attuale, per quel tratto di strada, possa essere di 26 tonnellate? In pratica, gli unici mezzi che non possono passare sono dagli autotreni snodati in su.


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