La trasparenza che non si vede (come penetrare nel bunker della SPECTRE)

/ Maggio 24, 2013/ trasparenza

Spectre simbolo

E’ quantomai curioso vedersi spesso sbattere la porta in faccia, o non riuscire ad aprirla completamente, all’interno di un palazzo che dovrebbe essere di vetro e al nostro servizio, perché un Comune è prima di tutto un ente pubblico al SERVIZIO dei cittadini e non dovrebbe (DEVE) celare chissà quali segreti o misteri. Ma l’Italia è fatta un po’ così e qui a Porto Venere non ci facciamo mancare nulla, siamo lo specchio grigio della nostra società e della politica nazionale.

La prima cosa che un normale cittadino vorrebbe poter fare, è avere tutti i documenti pubblici a portata di mano, o di mouse, visto che c’è internet ed ogni amministrazione pubblica è tenuta ad avere un sito online, accessibile ed anche fatto con determinati parametri. I parametri sono già stati stabiliti dalle normative e anche verificati, anche se non in maniera del tutto intelligente. Il Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione ha una propria sezione online denominata “Bussola della trasparenza”, ed ha stabilito una serie di parametri da rispettare per poter giudicare se un sito di una pubblica amministrazione è trasparente (ben fatto) o meno. Il Comune di Porto Venere risulta avere un sito internet tra i peggiori d’Italia, rispetta solo 6 parametri su 42, con una percentuale di trasparenza del 14,29%. Un gran successone, non c’è che dire, roba da tapiro d’oro.

Non vogliamo fare un’analisi del sito, ma portiamo un solo esempio. Ogni Comune deve avere un proprio albo pretorio online dove pubblicare tutta una serie di atti amministrativi, per un certo periodo di tempo, dopo di che vanno in archivio, ma deve avere anche delle pagine online, con tutta un’altra serie di atti pubblici SEMPRE disponibili al cittadino. Ebbene, sarà un caso, una combinazione, ma il Comune di Portovenere, su queste pagine non ha praticamente messo più nulla (o molto poco) a partire dal dicembre 2012. Quindi, più di un mese fa, abbiamo fatto una serie di richieste (accessi agli atti) con i quali chiedevamo l’ELENCO completo (con data di rilascio e materia trattata o titolo) di delibere di Consiglio e di Giunta, determine e dei verbali di Consiglio, a partire dal dicembre 2012, mentre per le determine a partire da giugno 2012. ELENCHI, abbiamo chiesto solo gli elenchi, non gli atti veri e propri, e per fare in modo che capissero bene abbiamo scritto 4 moduli di accesso, uno per tipologia con scritto “ELENCO”. Nulla da fare, le richieste sono del 5 aprile scorso e ad oggi 24 maggio, ad oltre 30 gg., ovvero oltre i termini dettati per legge, non siamo riusciti nel nostro intento. Nonostante i solleciti della settimana scorsa e pure di questa settimana, fisicamente presso la Segreteria comunale. E il dott. Pomo in persona, che martedì scorso ha detto: che certo l’accesso a tutti questi atti è troppo generico per concederlo (!?). Nonostante ci sia stato anche un ulteriore e ridondante chiarimento verbale, che non di atti si trattava, ma solo di ELENCHI. Ad oggi notiamo che sul sito è comparso solo un “INDICE DELIBERAZIONI DI CONSIGLIO COMUNALE – ANNO 2013” e 2012, ed a noi non è arrivato nulla.

Capiamo che il dott. Pomo ha molto da fare e quindi non ha certo letto i nostri moduli, del resto è:

  • Segretario comunale (REGGENTE, vedremo più avanti);
  • responsabile dell’Ufficio di Direzione (da noi denominata la SPECTRE);
  • responsabile dell’Ufficio Parco (regionale ma a gestione comunale);
  • responsabile dell’Area Finanziaria (dal 15/12/2012, ricordate l’errore nell’ultimo bilancio?);
  • funzionario responsabile del canone di occupazione spazi ed aree pubbliche;
  • funzionario responsabile IMU;
  • funzionario responsabile dell’imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubblicheaffissioni;
  • funzionario responsabile della TARES;
  • funzionario antiritardo.

Perdonate, se è sfuggito qualcosa, però vi raccomandiamo di verificare i conti da pagare, visti i tanti e gravosi compiti.

Il dott. Pomo è Segretario comunale REGGENTE, in sostituzione del precedente segretario dalla scorsa estate, da parecchi mesi, quasi un anno. Già, perché il Sindaco deve nominare il Segretario comunale consultando l’Albo dei Segretari Comunali e il dott. Pomo non è iscritto all’albo. Pensiamo che la Prefettura sia informata e speriamo che il nuovo/vecchio Sindaco, come prima cosa, nominerà un Segretario comunale.

L’Ufficio di Direzione, invece, sembra uscito da un film di James Bond, non esiste in nessun Comune italiano ed è stato creato durante la gestione commissariale, dal Commissario Straordinario nel 2008: “assicura che le aree, fermo restando la responsabilità gestionali dei singoli procedimenti, si adoperino in maniera unitaria e sinergica per l’attuazione degli indirizzi di governo.”. La SPECTRE. Capito no? Utile fino a che c’era il Commissario, ma dopo è diventato un ufficio che mette il naso ovunque, anche su questioni meramente burocratiche e che dovrebbero andare avanti in maniera autonoma dalla politica. Politica, si perché il dott. Pomo risulta un renziano-nardiniano (un ossimoro), come abbiamo trovato scritto recentemente su un articolo di CDS News (sito che censura i nostri articoli). Secondo questo articolo, scritto in occasione dell’apertura delle acque per l’arrivo di Renzi a Portovenere, il dott. Pomo sarebbe un renziano della prima ora. E per forza è funzionario antiritardo, mica smacchiamo i giaguari. Peccato che a noi risulta che il Segretario comunale debba essere una figura esterna alla giunta, ovvero, riprendiamo da Wikipedia: “Il segretario comunale e provinciale hanno con il comune e la provincia un rapporto di servizio ma non un rapporto di lavoro dipendente, che intercorre invece con lo Stato attraverso il Ministero dell’Interno.”.

Ma vogliamo concludere questo articolo con un breve memorandum di sopravvivenza, per chi volesse tentare di penetrare nel bunker della Spectre, o comunque vedere o avere copia di un documento amministrativo.

Prima cosa munirsi di un modulo per l’accesso agli atti, questo è sul sito, ma è diverso da quello che vi danno in Comune (tanto per cambiare). Scrivete ciò che vi serve e in ultimo il motivo della richiesta, questo è il momento cruciale. Se scrivete “uso legale”, verrete squadrati e vi faranno pure la TAC, quindi evitate. Non vi basterà nemmeno scrivere che siete cittadini italiani o anche residenti del comune, le cose pubbliche non si fanno mica vedere a chiunque. Premettete che esiste l’art.10 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali) e ora anche il D.Lgs. 33/13, e se potete mettete “TUTELA AMBIENTALE”, bello grosso. Quasi sempre avrà l’effetto di un paletto di frassino che trafigge Dracula. Provare per credere, ma attenzione alla luna piena.

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