Ambiente: autocisterne e strada Napoleonica (SP)
La tecnica è consolidata, si mette tanta carne al fuoco così qualcosa passa con minori resistenze, ora si scrive di ampliamento stratosferico del porticciolo delle Grazie (Portovenere – SP) e nuovamente (non fa mai male, ma sempre troppo poco) della nuova “visione” dello stabilimento-rigassificatore SNAM di Panigaglia, ma non vorrei che questo secondo punto perdesse importanza nella classifica delle ulteriori e previste ferite al territorio del Comune di Portovenere. Quindi, una cosa alla volta, senza perdere di vista il calderone. Vorrei evidenziare quanto riportato da un articolo sul Secolo XIX del 07.09.15, nel quale il sindaco di Portovenere pare minimizzare il tutto affermando che si tratta di uno studio di “prefattibilità” da presentare e allo stato “embrionale”. Direi un brodo primordiale, dove però alcuni amminoacidi sono già fissati. Basta leggere i dettami della gara europea indetta da SNAM il 18.02.15, n.58789-2015-IT: “Servizi di ingegneria per valutare la fattibilità degli investimenti necessari per la fornitura attraverso il terminale di rigassificazione GNL di Panigaglia dei seguenti servizi di tipo «Small Scale LNG»: Reloading feeder ship e bettoline, caricazione di autocisterne e ISO container, liquefazione di gas naturale da metanodotto e caricazione di autocisterne da un impianto di stoccaggio costiero al di fuori del terminale“. Si scrive di “caricazione” di autocisterne. Forse non è da prendere sottogamba come pare fare il sindaco, visto, tra l’altro, che non è un dettaglio il fatto che alla base ci sia una direttiva europea che potrebbe cozzare con la tutela del territorio, data la natura assai limitata della strada Napoleonica che congiunge Portovenere al capoluogo.
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